Il 12 giugno u.s., a Laconi, dinnanzi a un notaio, è stata costituita la fondazione “Cammino Francescano in Sardegna”, frutto di un lungo cammino iniziato 12 anni fa, quando con un amico ideammo questo progetto. Esso prevede il collegamento a livello sentieristico e turistico dei luoghi francescani sardi più significativi. Ecco perché già nel 2016, 14 comuni della Sardegna, i tre Enti degli Ordini francescani, l’Assessorato al Turismo della Regione Sardegna e la Conferenza Episcopale Sarda sottoscrissero un protocollo d’intesa volto a ratificare una collaborazione in tal senso, e a lavorare per poter individuare l’istituto giuridico più opportuno a tale contesto. Nel frattempo i comuni divennero 17, e nel 2022, sempre a Laconi, si ratificò il protocollo del 2016, avendo deciso di costituire una fondazione di partecipazione, dopo aver condiviso gli accordi più importanti attraverso le bozze dell’atto costitutivo e dello statuto.
A tal riguardo fu decisivo anche il protocollo d’intesa firmato tra l’Assessorato al Turismo della Regione Sardegna e la Conferenza Episcopale Sarda, nel gennaio del 2022. Infatti in esso si legge: “L’Assessorato e la Conferenza Episcopale Sarda, condividono l’importanza di garantire una presenza attiva e competente, nelle forme opportune, in seno alle singole organizzazioni istituite per la “governance” dei Cammini, Destinazioni di Pellegrinaggio e Itinerari dello Spirito”, e inoltre è affermato che “Con la sottoscrizione del presente atto le parti si impegnano a sostenere, ognuno per il suo ruolo, competenze e possibilità, in modo coordinato e unitario, la valorizzazione e promozione del “Turismo culturale-religioso” in Sardegna nelle sue principali declinazioni progettuali”, tra le quali appunto, anche i Cammini. Quindi anche le massime istituzioni civili ed ecclesiastiche della nostra Isola hanno riconosciuto e promuovono l’importanza e la valenza spirituale e turistica dei Cammini, e questo ha corroborato significativamente tutto l’iter di realizzazione della fondazione francescana sarda. Ciò che lega principalmente questi 17 Comuni è soprattutto la storia del francescanesimo in Sardegna, insieme al potente influsso di coloro che ne sono i maggiori rappresentanti: santi, beati, venerabili e servi di Dio. Ora il nuovo governo della Fondazione avrà l’immediato compito di proseguire il lavoro di tracciabilità dei percorsi, sia a livello sentieristico che digitale, il posizionamento della segnaletica provvisoria, l’individuazione di una ricettività il più possibile adeguata a dei pellegrini, e varie altre iniziative tipiche del servizio ad un cammino spirituale di questo tipo. Come è ormai noto questi Comuni sono Cagliari, Pula, Sanluri, Gesturi, Iglesias, Laconi, Oristano, Cuglieri, Bosa, Alghero, Sassari, Mores, Sorso, Bottida, Castelsardo, Luogosanto e Fonni. La Fondazione a ottobre parteciperà alla seconda edizione della fiera regionale dei cammini “Noi camminiamo in Sardegna 2023” dove sarà subito impegnata a presentare la fruibilità di 100 km del proprio percorso turistico-spirituale. Anche alla fiera nazionale di Milano, nota come “Fa la cosa giusta!”, giunta ormai alla 7ª edizione, alcuni rappresentanti del percorso francescano in Sardegna hanno presentato agli utenti le peculiarità di questo cammino, invitandoli a percorrerlo nel momento in cui si sarebbe offerta la possibilità.
Come ebbe a dire mons. Antonello Mura, presidente della CES, il giorno del protocollo d’intesa con l’Assessorato al Turismo della Regione Sardegna, anche questo tipo di percorsi rappresenta appieno ciò che si intende per sinodalità, perché davvero si lavora insieme, Chiesa e Istituzioni, per il bene comune della società, uniti verso un Bene più grande. Ci si auspica che negli anni a seguire questa sinergia cresca sempre di più e si possa offrire ai pellegrini la possibilità di un percorso spirituale, e a tutti l’occasione per conoscere la storia del francescanesimo in Sardegna insieme alla bellezza del territorio, con tutti gli aspetti culturali annessi.
fr. Fabrizio Congiu ofmcap

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